Libreria | Autore/Titolo/Editore | Breve descrizione | Motivazione |
TodoModo | Wu Ming 1 Gli uomini pesce Einaudi, 2024 ![]() |
In questo ultimo libro Wu Ming 1 mantiene (o mantengono ?) tutte le tematiche a lui (a loro) care. La geografia, la storia, l’antifascismo, i luoghi della memoria, il cammino… ed è una saga di personaggi indimenticabili, che rimangono a lungo impressi nella memoria. La scrittura a fiume, è proprio il caso di dirlo visto il tema e il grande protagonista del romanzo, la rendono una lettura davvero irresistibile e un potente salto in un passato che troppo ha celato e che non smette di sorprendere. | |
Ora Blu | Eleonora Marangoni Viceversa. Il mondo visto di spalle Johan & Levi, 2020 ![]() |
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La Gioberti | Francesca Manfredi Il periodo del silenzio La Nave di Teseo, 2024 ![]() |
Cristina, ventottenne torinese, ha una vita apparentemente ordinaria, scandita da una quotidianità fatta di piccole cose. Una sera di settembre, illuminata da una sorta di Epifania, decide di tagliare le comunicazioni con gli altri esseri umani, dapprima eliminando i profili sui social network e successivamente smettendo di parlare. Presa inizialmente quasi come un gioco dagli amici e dalla famiglia, la scelta di Cristina finisce per diventare virale e insieme alla parola comincia a sparire anche lei… | Il periodo del silenzio è un’intelligente, coinvolgente e potente riflessione sul potere della parola in quest’epoca che potremmo definire di ipercomunicazione. Il silenzio si presenta qui come forma di protesta, riflessione sul sé, strumento democratico, ma anche e soprattutto come protagonista paradossale del sistema comunicativo tra gli esseri umani, condannati alla comunicazione come un dovere ma ormai totalmente incapaci di gestirla. In una sorta di spirale in cui il sistema del silenzio arriva ad autosvuotarsi di significato, la redenzione giunge dalla nostra parte più animale, dall’istinto e dalla cura che rinnovano ricominciando da ciò che forse più abbiamo perso, non la parola ma l’ascolto. |
Brac | Erri De Luca Discorso per un amico Feltrinelli, 2024 ![]() |
“Discorso per un amico” è un commovente addio a Diego, amico dell’autore ed esperta guida alpina deceduto sulle Dolomiti. Attraverso la metafora poetica della montagna e della scalata, De Luca ci offre una visione della vita e dei rapporti umani; con la sua scrittura ci accompagna a scoprire luoghi inesplorati nella natura più incontaminata delle alture. La montagna ma anche la parola, riportata nel libro da testi di taccuini e lettere, diventano il legame che unisce i due amici negli anni, anche nel momento della perdita. | Il silenzio dell’assenza, delle montagne, della roccia, del cielo, si affianca alla parola e all’ascolto come mezzi fondanti dell’amicizia tra Erri e Diego. La parola scritta, pronunciata, ascoltata è non solo al centro del loro rapporto per anni ma anche necessaria nel momento dell’addio per esprimere il vuoto lasciato dalla perdita e per ripercorrere insieme per un’ultima volta indelebilmente le vie di roccia verticali percorse per avvicinarsi alle nuvole. |
Puntifermi | Valeria Tron L’equilibrio delle lucciole Salani, 2022 ![]() |
‘L’equilibro delle lucciole’ racconta un ritorno alla casa dell’infanzia, nella val Germanasca in un minuscolo paese avvolto dalla neve e quasi disabitato. Adelaide, la protagonista, vi si rifugia con il confuso scopo di fare chiarezza in sè e si ritrova avvolta dai ricordi dell’infanzia, dal suono di un dialetto, il Patois, ormai quasi dimenticato e dalla presenza quieta e pervasiva della natura circostante. La vecchia Nanà, ormai unica abitante del paese la introduce ai ritmi rallentati di una vita povera che valorizza e cura ogni dettaglio, con una meticolosità che non è pignoleria ma rispetto del valore delle ‘cose’. Allo stesso modo l’anziana sembra dar valore alle parole, raccontando con pochi fronzoli e molto pudore la gioventù, le disavventure e la forza dei vari abitanti del paese, che Adelaide ricorda dalla sua infanzia. Il dialetto, che l’autrice riesce a tradurre senza appesantire il testo, crea fra le due donne una sorta di bolla che consente di dire l’indicibile, di confessare i minuscoli segreti di cui sono intessute le vite. |
Abbiamo scelto L’equilibro delle lucciole perché è un romanzo sull’ascoltare e sull’ascoltarsi, sul valore dei piccoli gesti, in cui la comunicazione è intessuta di silenzi, di rispetto e attenzione. I racconti della vecchia Nanà hanno la ricchezza della memoria e al tempo stesso sono scarni, quasi a lasciare all’ascoltatore lo spazio per capire approfondire e ricostruire la storia cucendola al presente. E così lo stato di insicurezza e dubbio che accompagna Adelaide al momento del ritorno alla sua montagna, va pian piano sciogliendosi man mano che è la natura stessa a risponderle, in modo discreto, senza urlare verità ma semplicemente riportando in vita, nel racconto, una saggezza di vivere che sembrava sul punto di sparire. |
Leggermente | Marta Aidala La strangera Guanda, 2024 ![]() |
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Alzaia | Chiara Valerio Chi dice e chi tace Sellerio, 2024 ![]() |
In questo testo, dalle sfumature di un giallo, il legame tra con il silenzio è centrale, poiché il romanzo esplora ciò che viene detto e ciò che viene volutamente taciuto all’interno di una piccola comunità. Nella cittadina di Scauri, i suoi abitanti sono guidati da un tacito codice sociale, dove si sa tutto di tutti ma spesso i dettagli più scomodi o ambigui restano non detti. Questo silenzio è parte di una rete complessa di connivenze e segreti, che tiene insieme il tessuto sociale, pur lasciando spazio ai pettegolezzi e alle supposizioni. La protagonista, Lea Russo, si trova ad indagare sul mistero di Vittoria, una figura enigmatica e carismatica la cui morte porta alla luce non solo i silenzi del paese, ma anche i propri. |
Lea intraprende un viaggio di introspezione attraverso i non detti e le omissioni che la circondano, scoprendo che il silenzio può essere sia un modo per proteggere, sia una forma di controllo e manipolazione. Questo tipo di silenzio ha il potere di influenzare profondamente le relazioni, come il confine sottile tra cura e possesso, farmaco e veleno, elementi che Chiara Valerio descrive come ambivalenti e insidiosi, in una prosa elegante e introspettiva. Ci invita a riflettere sul silenzio come un ritratto critico della realtà che ci circonda. |
Salvemini | Roberto Vecchioni Tra il silenzio e il tuono Einaudi, 2024 ![]() |
C’è un’età della vita in cui si può trovare una voce pura: una voce tra il silenzio e il tuono. Non c’è un altro modo per parlare di sé, forse, quando guardarsi indietro, e dentro, è lo stesso movimento. E tutto, proprio tutto – le gioie, i dolori, la scoperta dell’amore come quella della morte – è in noi con la stessa forza. Attraverso le lettere di un ragazzo che cresce e di un misterioso nonno, Roberto Vecchioni ha scritto il suo romanzo più intimo e struggente. Questo è un romanzo fatto di lettere, ma non è un romanzo epistolare come gli altri. Si alternano due voci: da una parte c’è lui, Roberto Vecchioni, che racconta a un fantomatico nonno alcuni degli episodi più significativi della sua vita. Li riporta in presa diretta, proprio mentre gli accadono, a dieci, quindici, trenta, ottant’anni. Infanzia, amicizie, studi, canzoni, dolori, amori. Sconfitte e vittorie. Il nonno, dal canto suo, non gli risponde mai: forse non ce n’è bisogno, forse conosce Roberto fin troppo bene. Le sue lettere sono indirizzate ad altri personaggi, veri o immaginari, e affrontano gli argomenti più disparati. Che si tratti di Schubert, di bizzarre teorie sugli ingorghi stradali o di scrittori russi che conosce soltanto lui, ne scrive sempre con la medesima, grandissima passione. E anche se le lettere di Roberto raccontano la storia di una vita – e insieme la storia di un corpo, che sente, ama, si ferisce, si ammala – e quelle del nonno sono puro pensiero, capita di rimanere spiazzati, perché ogni tanto parlano di qualcosa che sembra essere accaduto a entrambi. Di un palco illuminato, ad esempio, e di un uomo che chiede di essere chiamato amore. Ma, soprattutto, della morte di un figlio, e del dolore lacerante che non ti abbandona mai. Cinquantatré lettere, cinquantatré momenti sfolgoranti per catturare «l’ombra sfuggente della verità». In un tempo in cui il prima e il dopo possono confondersi, e persino, forse, illuminarsi a vicenda. | I cardini del libro di Vecchioni richiamano il tema sul quale si basa l’edizione del PREMIO VALLOMBROSA di quest’anno. |
Gioberti | Angelo Carotenuto Viva il lupo Sellerio, 2024 ![]() |
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Menabò | Mario Calabresi II tempo del bosco Mondadori, 2024 ![]() |
“Il tempo del bosco” di Mario Calabresi è un libro che invita a rallentare e a riscoprire il valore della lentezza, della natura e delle emozioni autentiche. Attraverso riflessioni personali e memorie familiari, l’autore ci conduce in un viaggio nel bosco, metafora di un ritorno all’essenziale. Con una scrittura semplice e profonda, Calabresi ci invita a staccarci dalle frenesie quotidiane per ritrovare serenità e significato nella vita di tutti i giorni. Un libro che ispira a vivere il presente con maggiore consapevolezza e autenticità. | Propongo “Il tempo del bosco” i Mario Calabresi per il tema II silenzio, l’ascolto, la parola perché il libro incarna questi temi: il silenzio del bosco diventa un luogo di introspezione, l’ascolto delle proprie emozioni e del passato invita a una maggiore consapevolezza, e la parola di Calabresi dà voce a queste riflessioni con delicatezza e profondità. |
On the Road | Alice Cappagli Niente caffè per Spinoza Einaudi, 2020 ![]() |
Marvi ha 40 anni, una vita che inaspettatamente ha preso una piega deludente, un marito che non vale niente e nessuna ambizione lavorativa. Sta cercando qualsiasi lavoro le possa far guadagnare due soldi per campare. Il Professore è un professore di filosofia in pensione, cieco, che sta cercando una persona che gli gestisca casa ma soprattutto che, “alla bisogna”, gli legga alcune pagine, scelte appositamente per ogni situazione e stato d’animo, tratte dai suoi amati libri di filosofia, maniacalmente conservati nella sua enorme biblioteca e mnemonicamente catalogati nella sua testa. L’incontro con Marvi, cambierà la vita ad entrambi, dando un senso alla loro esistenza. | Motivazione della sua proposta Non sempre le vite vanno nella direzione che avremmo sperato. Quello che ci insegna questo libro divertente a tratti struggente e di notevole spessore, è che a volte, l’unica cosa che dovremmo fare è fermarci, prendere un buon libro, leggere a voce alta o ascoltare… e mettere in pratica quelli insegnamenti che sono lì, tra le pagine dei grandi filosofi e che hanno solo bisogno di essere capite e applicate alla vita di tutti i giorni. Un libro meraviglioso, un vero capolavoro, scritto con grazia e leggerezza, che ci ricorda quanto sia importante ascoltare e ascoltarsi, e che delle volte anche nelle vite apparentemente più incasinate, possono dipanarsi soluzioni inaspettate che aprano squarci di luce e segnino la strada che ci conduca fuori dal grigiore. Basta mettersi in ascolto |
Fortuna | Silvia Avallone Cuore nero Rizzoli, 2024 ![]() |
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Malaparte | Paolo Pecere ll senso della natura Sellerio, 2024 ![]() |
Un viaggio nella storia del pensiero, nel passato e nel futuro della Tena, nei territori dove l’uomo incontra ciò che non è umano e si appresta a un dialogo | Proponiamo il libro di Pecere perché ci ha entusiasmato! Come ChatNin, e tutti i grandi viaggiatori e osservatori della natura e dei costumi degli uomini Pecere entra in profondità nelle pieghe del presente, indagando quel rapporto sempre più complesso tra uomo e ambiente. Un libro che non è saggio e non è romanzo, eppure meglio di molti saggi o romanzi prova dirci chi siamo e qual è il nostro futuro nel pianeta in cui viviamo. |
Teatro Niccolini | Alessandro Nocchi Le parole del mio silenzio Polistampa, 2023 ![]() |
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Florida | Franco Faggiani Basta un filo di vento Fazi, 2024 ![]() |
Gregorio Baiocchi è un uomo di successo, proprietario della azienda agricola “La Conventina” da sempre dalla sua famiglia, ereditata giovanissimo alla morte dei genitori e prosperata grazie ai contadini che se ne presero cura mentre Gregorio studiava. Quando una società straniera gli fara una grossa offerta, Gregorio dovrà rimettere in discussione tutte le sue certezze: la famiglia, le amicizie, le tradizioni familiari | Faggiani, con il suo inconfondibile stile poetico, ci mette nuovamente di fronte alle nostre vite con eventi inaspettati che sgretolano le nostre sicurezze e ci trasportano in una zona nascosta della nostra personalità dove nulla e scontato e dove solo fermandosi ad ascoltare ciò che si ha dentro si potrà andare avanti |
Alfani | Fabio Genovesi Oro Puro Mondadori, 2023 ![]() |
Il romanzo racconta il viaggio di Cristoforo Colombo verso il nuovo mondo attraverso gli occhi di Nuno, ragazzino in fuga dal suo paese che è in grado di scrivere e diventerà durante il viaggio lo scrivano di Colombo | Appena ho letto il tema del concorso ho pensato a questo libro: nuno, il protagonista, è un ragazzino. per questo ascolta i compagni marinai, piu’ grandi e piu esperti di lui, ma ascolta soprattutto Cristoforo Colombo, il capitano che ogni giorno gli detta il diario di bordo, ed ascoltera’ il suo cuore quando incontrera’ il primo amore. Fabio Genovesi è il nostro miglior scrittore contemporaneo, e in questo viaggio affida ad un personaggio minore il ruolo di protagonista silenzioso della storia con la “S” maiuscola. |